Librerie per Ufficio: i consigli per arredi moderni ed eleganti

Librerie per Ufficio: i consigli per arredi moderni ed eleganti

Nell’era del lavoro ibrido e degli uffici dal design sempre più curato, l’arredo diventa un elemento fondamentale per definire lo spazio lavorativo.

Le librerie, in particolare, sono molto più di semplici contenitori per libri: rappresentano un elemento chiave nella creazione di un ambiente di lavoro moderno, elegante e funzionale.

Questa guida esplorerà una varietà di stili di librerie adatti per l’ufficio, fornendo consigli pratici su come scegliere il design più adatto allo stile e alle esigenze specifiche di ogni spazio.

Dalle opzioni moderne e minimaliste a quelle industriali, ogni stile porta con sé caratteristiche uniche che possono trasformare un semplice ufficio in uno spazio di lavoro stimolante ed esteticamente piacevole.

Scopriremo insieme come selezionare i materiali, i colori e le configurazioni ottimali per realizzare un ambiente lavorativo che sia allo stesso tempo accogliente, professionale e stimolante.

Stili di Librerie per Ufficio

Quando si tratta di scegliere la libreria perfetta per il proprio ufficio, la varietà di stili disponibili può sembrare travolgente.

Ecco una panoramica dei principali stili e delle loro caratteristiche distintive:

  • Moderno: le librerie moderne si caratterizzano per linee pulite, forme geometriche e una palette di colori neutri. Sono ideali per uffici che vogliono trasmettere un’immagine sofisticata e contemporanea. Spesso realizzate in materiali come il vetro o il metallo lucido, queste librerie possono includere dettagli innovativi come mensole asimmetriche o moduli integrati per tecnologia.
  • Minimalista: il minimalismo punta sulla semplicità e sulla funzionalità. Le librerie minimaliste sono spesso caratterizzate da un design essenziale, senza fronzoli. Prediligono il legno naturale o i materiali in colori monocromatici. Perfette per uffici che cercano di ridurre il disordine visivo e favorire la concentrazione.
  • Industriale: lo stile industriale si ispira agli spazi delle fabbriche e dei loft. Le librerie di questo stile spesso combinano il metallo grezzo con il legno riciclato, creando un aspetto robusto e vissuto. Sono ideali per uffici con un tocco di carattere e un ambiente meno formale.
  • Scandinavo: questo stile si concentra sulla luminosità e sul calore, utilizzando legni chiari e linee semplici. Le librerie scandinave sono funzionali ma accoglienti, perfette per uffici che cercano un’atmosfera serena e ispiratrice.
  • Classico: per gli amanti del tradizionale, lo stile classico offre librerie in legno massiccio con dettagli intagliati e finiture eleganti. Sono perfette per uffici che vogliono emanare un’aura di prestigio e storicità.

Ogni stile ha il potenziale di trasformare completamente l’atmosfera di un ufficio.

La scelta dipenderà dal messaggio che si vuole trasmettere e dal tipo di ambiente lavorativo che si desidera creare.

Materiali e Colori

La scelta dei materiali per una libreria d’ufficio va oltre l’aspetto estetico: riflette anche la durabilità, la manutenibilità e l’atmosfera dello spazio lavorativo.

I materiali più comuni includono:

  • Legno: caldo e versatile, il legno è disponibile in una varietà di finiture, da quelle chiare e naturali a quelle scure e raffinate. È ideale per uffici che ricercano un’atmosfera tradizionale o rustica.
  • Metallo: offre un look contemporaneo e industriale, con la sua robustezza e facilità di manutenzione. È una scelta eccellente per ambienti moderni o minimalisti.
  • Vetro: aggiunge un tocco di eleganza e leggerezza. Le librerie in vetro sono perfette per spazi che desiderano un aspetto arioso e luminoso, senza appesantire visivamente l’ambiente.

Per quanto riguarda i colori, è importante considerare l’interazione con il resto dell’arredo e le pareti dell’ufficio.

Le tonalità neutre, come il bianco, il grigio o il nero, sono versatili e si adattano a molti stili.

Per aggiungere dinamismo, si possono introdurre accenti di colore vivaci o usare tonalità più scure per creare contrasto.

È essenziale mantenere un equilibrio tra il colore della libreria e quello dell’ambiente per evitare un impatto visivo troppo intenso o, al contrario, troppo monotono.

Funzionalità e Design

Nella progettazione di una libreria per l’ufficio, è cruciale bilanciare estetica e funzionalità.

Le dimensioni dovrebbero essere proporzionate allo spazio disponibile, evitando soluzioni che sovraccarichino l’area o, al contrario, risultino troppo minute.

La capacità di stoccaggio è un altro fattore fondamentale: le librerie dovrebbero fornire spazio sufficiente per libri, documenti e eventuali oggetti decorativi, senza compromettere l’ordine e la facilità di accesso.

In termini di design, le innovazioni nel campo dell’arredo offrono diverse soluzioni:

  • Librerie Modulari: queste librerie consentono una grande flessibilità, permettendo di aggiungere o rimuovere moduli a seconda delle necessità. Sono ideali per uffici dinamici che possono richiedere cambiamenti nello spazio di lavoro.
  • Librerie a Parete: ottimizzano lo spazio verticale, lasciando libera la superficie del pavimento. Questa soluzione è particolarmente adatta per uffici con limitazioni di spazio.
  • Librerie Incorporate: progettate come parte integrante dell’ufficio, queste librerie offrono un aspetto elegante e personalizzato. Sono ideali per uffici che cercano soluzioni su misura e un design coeso.

Esplorando queste opzioni, è possibile creare un ambiente di lavoro che non solo sia esteticamente gradevole, ma anche pratico e funzionale.

Illuminazione e Accessori

L’illuminazione gioca un ruolo cruciale nell’esaltare l’estetica di una libreria e nell’impostare l’atmosfera dell’ufficio.

L’uso di luci LED a incasso o strisce luminose può mettere in risalto specifiche sezioni della libreria, creando un effetto scenografico e migliorando la visibilità dei libri e degli oggetti esposti.

Per un’atmosfera più calda e accogliente, si possono utilizzare lampade da tavolo o da terra con tonalità di luce più morbide e diffuse.

Accessoriare le librerie è un ottimo modo per personalizzare lo spazio.

Oggetti decorativi come statuette, vasi o cornici con foto possono aggiungere un tocco personale.

L’inserimento di piante, sia vere sia artificiali, porta un elemento di naturalezza e freschezza, migliorando anche la qualità dell’aria.

È importante, tuttavia, non sovraccaricare le mensole per mantenere un aspetto ordinato e funzionale.

Considerazioni Ergonomiche e di Spazio

Nel posizionare una libreria in un ufficio, è fondamentale considerare sia l’ergonomia sia l’ottimizzazione dello spazio.

La libreria dovrebbe essere collocata in modo da non ostacolare il flusso di movimento e da essere facilmente accessibile.

Per esempio, posizionarla vicino alla scrivania può migliorare l’efficienza, consentendo un facile accesso ai materiali di lavoro senza la necessità di alzarsi frequentemente.

In uffici con spazio limitato o ambienti condivisi, librerie sospese o angolari possono essere soluzioni salvaspazio efficaci.

Queste opzioni sfruttano al meglio le aree inutilizzate, massimizzando l’area di stoccaggio verticale senza occupare troppo spazio a terra.

Per gli ambienti condivisi, le librerie possono anche fungere da divisori di spazio, creando zone separate ma aperte per la collaborazione o il lavoro individuale.

Adottando queste strategie, è possibile creare un ambiente di lavoro che non solo sia esteticamente gradevole e funzionale, ma che rispetti anche i principi ergonomici e ottimizzi l’uso dello spazio disponibile.

Conclusioni

In conclusione, la scelta e l’allestimento di una libreria per l’ufficio vanno oltre una semplice decisione estetica; rappresentano un’opportunità per migliorare la funzionalità dello spazio lavorativo, arricchire l’atmosfera e riflettere la cultura aziendale.

Attraverso la selezione attenta di stili, materiali, colori, e il giusto bilanciamento tra illuminazione, accessori e considerazioni ergonomiche, è possibile trasformare una semplice libreria in un elemento centrale dell’arredo dell’ufficio.

La libreria ideale dovrebbe non solo integrarsi armoniosamente con l’ambiente circostante, ma anche ispirare e motivare chi vi lavora ogni giorno.

Ricordiamo che ogni spazio ufficio è unico, e così dovrebbe essere la sua libreria, un perfetto connubio di bellezza, funzionalità e comfort.

Per informazioni su modelli e caratteristiche: https://www.ufficiodesignitalia.it/it/categorie-prodotti/librerie-e-contenitori/

 

 

Arredare una casa in stile industrial

Arredare una casa in stile industrial

Sei alla ricerca di idee su come arredare la tua casa in stile industrial? In questa guida troverai tanti consigli su come portare un design minimalista e materico in ogni ambiente della casa, con soluzioni creative per creare uno spazio originale e funzionale.

Trovare lo stile d’arredo adatto per la propria casa può essere non immediato come potrebbe sembrare, ma svela molto sull’atmosfera e l’estetica che desideriamo per la nostra abitazione.

Scegliere lo stile d’arredo per la propria casa

Ognuno di noi desidera creare un ambiente che rifletta la propria personalità e offra comfort e praticità, ma con tutti gli stili d’arredo disponibili, è facile sentirsi sopraffatti sulla scelta più giusta per noi. Dalle tendenze più classiche a quelle contemporanee, le possibilità sono davvero infinite.

Ogni stile ha le sue caratteristiche che andranno a evocare atmosfere uniche.

Ma come si fa a trovare l’arredamento giusto che rispecchi appieno i nostri gusti e soddisfi le nostre esigenze pratiche?

In questa guida vogliamo parlarti di uno stile d’arredo molto amato e sempre più scelto per l’estetica inconfondibile che ha e che, allo stesso tempo, risulta semplice ma d’impatto. Stiamo parlando dello stile industrial.

Stile industrial per arredare casa

L’arredamento in stile industrial è diventato sempre più popolare negli ultimi anni ed è anche uno degli stili di tendenza più consigliati quando si tratta di arredare casa in modo personalizzato e pratico.

Questo stile unico è in grado di trasformare qualsiasi ambiente in uno spazio contemporaneo, ispirandosi all’estetica urban delle grandi città. Ma perché scegliere proprio lo stile industrial per arredare casa?

Caratteristiche dello stile industrial

Lo stile industrial ha un design minimale, le linee sono pulite, i materiali grezzi e i dettagli essenziali. L’uso di materiali come il metallo, il legno e il cemento conferisce alla casa un aspetto solido e spontaneo. I colori sono quasi sempre un mix di neutri con tinte d’accento e intense per creare contrasti interessanti e d’impatto.

Inoltre, l’arredamento industrial offre molta versatilità. È possibile adattarlo a diverse dimensioni di spazio, dalle case più ampie alle abitazioni più compatte. Grazie alla sua natura semplice e funzionale, questo stile si presta a definire diverse stanze, come soggiorno, cucina, camera da letto o bagno. Lo consigliamo infatti anche per arredare un bagno piccolo con stile.

Cucina in stile industrial

Una cucina in stile industrial ti permetterà di creare un ambiente funzionale e super personalizzato.

Scegli materiali resistenti ed esteticamente impattanti, facili da abbinare con tessuti naturali, come il metallo, il cemento e il legno invecchiato. Opta per piani di lavoro in acciaio inossidabile che conferiscono un aspetto industrial ma al contempo sono facili da pulire.

I mobili di una cucina industrial avranno linee pulite e minimal. Prediligi armadietti e scaffali in metallo o in legno, che permettono di conservare stoviglie e utensili da cucina. Illumina l’ambiente con lampade a sospensione dalle forme geometriche definite e lampadine a filamento a vista per un’atmosfera accogliente.

Non dimenticare di aggiungere dettagli vintage come sgabelli o sedie in metallo, orologi d’epoca per dare un tocco di autenticità e carattere alla cucina.

Soggiorno in stile industrial

Ricreare un soggiorno in stile industrial ti aiuterà a personalizzare al massimo la tua casa, rendendo questo spazio il punto focale del tuo appartamento. Lo stile industrial è perfetto specialmente se il tuo living ha un layout a pianta aperta, o vivi in un loft moderno. Scegli materiali come il metallo, il cemento e il legno per i mobili e gli elementi decorativi. Opta per un coffee table in metallo o realizzato in legno rustico e utilizza mensole da parete o librerie di design per esporre libri e oggetti decorativi.

Se vivi in un edificio antico e hai pareti rivestite in legno o mattoni, lascia questi dettagli a vista così da creare un effetto industrial autentico. Se non è possibile, puoi giocare con una carta da parati o rivestimenti che riproducano l’aspetto di legno e mattoni.

Per quanto concerno l’illuminazione, hai diverse opzioni. Scegli lampade a sospensione in metallo o con un design industriale. Le lampade di design per un soggiorno piccolo daranno carattere anche agli ambienti più anonimi.  Posiziona le luci strategicamente per creare punti focali e un’illuminazione d’atmosfera.

Opta per una palette di colori neutri con il grigio, il nero e il marrone. Puoi aggiungere tocchi di colore per creare contrasti interessanti.

Camera da letto in stile industrial

Una camera da letto in stile industrial avrà un fascino irresistibile grazie al particolare tocco urbano e contemporaneo.

Il letto è il protagonista della camera da letto. Scegli un letto con un design imponente, senza troppi decori, preferendo materiali naturali. Puoi optare per un letto in metallo con dettagli grezzi o una testiera in legno invecchiato. I comodini in metallo con cassetti o ripiani aperti sono perfetti per una camera da letto industriale, ma se preferisci il legno, cerca soluzioni dal design vintage e che siano compatti.

Un grande specchio con una cornice in metallo minimalista può essere un elemento decorativo e funzionale per questo ambiente.

Prediligi poi colori scuri come il grigio antracite, molto sofisticato, ma anche il blu per le pareti e i mobili. Queste tonalità contribuiranno a creare un’atmosfera elegante e rilassante. Ricorda di mantenere sempre un equilibrio tra l’aspetto industrial e un’atmosfera accogliente nella tua camera da letto.

Bagno in stile industrial

Un bagno in stile industrial sarà originale e pratico, senza troppi fronzoli. Per definirlo, puoi scegliere piastrelle con colori neutri, o magari osare con quelle dai motivi geometrici, soluzioni decor impattanti e di tendenza.

Quali sono le ultime tendenze per arredare il bagno? I colori sono chiari, con dettagli decor che si ispirano alla natura, i mobili sono essenziali, salvaspazio e funzionali e con linee minimal. Un bagno monocromatico rispecchia appieno i trend industrial e anche le tendenze del periodo.

 

 

 

 

 

 

Arredamento a tema travel: idee facili ed economiche per arredare la casa di viaggiatori

Arredamento a tema travel: idee facili ed economiche per arredare la casa di viaggiatori

Anche gli esploratori più spericolati, alla fine del viaggio tornano sempre a casa.

E’ forse una delle parti più belle e tristi allo stesso momento, quella del dover tornare a casa. E’ anche vero, però, che avere un posto sicuro dove tornare dopo aver visto le bellezze e le meraviglie del mondo è sempre una bella sensazione.

E lo è ancor di più se si decide di arredare la propria casa proprio a tema travel, in modo da sentirsi sempre accolti. Ci sono tanti modi per farlo: qui ci sono alcune idee facili e economiche per arredare la casa di chi ama viaggiare.

Come utilizzare gli accessori da viaggio per arredare la casa

Gli accessori di viaggio non sono solo utili in viaggio, ma possono anche essere un’ottima fonte di ispirazione per l’arredamento della casa.

Ad esempio, le vecchie mappe possono essere utilizzate come decorazioni murali, mentre le valigie vintage possono essere trasformate in tavolini o ripiani per libri.

Le fotografie scattate durante i viaggi possono essere incorniciate e appese alle pareti, creando un’atmosfera personale e accogliente. Inoltre, oggetti come cuscini con stampe di cartine geografiche, globi terrestri e lanterne possono essere utilizzati per aggiungere un tocco di avventura all’arredamento.

Per trovare accessori da viaggio da utilizzare come elementi decorativi per la casa, si possono cercare nei mercatini dell’usato o online su siti specializzati.

Inoltre, molte compagnie aeree e negozi di articoli da viaggio vendono souvenir e gadget originali che possono essere utilizzati come decorazioni.

Utilizzare gli accessori di viaggio per arredare la casa è un modo per riportare alla mente i bei ricordi dei viaggi e creare un ambiente accogliente e personalizzato. Inoltre, è un’ottima soluzione per coloro che amano viaggiare ma non hanno la possibilità di farlo spesso.

Parete con la mappa del mondo

Non costa tanto e ne vale sicuramente la pena: arredare le proprie pareti con una grande cartina con la mappa del mondo rende l’ambiente molto accogliente ed anche parecchio originale. Si può decidere di appendere una grande cartina come un quadro, o se si vuole azzardare, si può anche decidere di utilizzare una vera e propria carta da parati apposita.

Sarà poi molto divertente decidere la destinazione del prossimo viaggio guardando la parete di casa propria.

Orologi da parete con fusi orari diversi

Appendere ad una parete degli orologi con i diversi fusi orari delle varie città è un’idea semplice, ma sicuramente molto carina.

E’ molto economica, basterà comprare dei semplicissimi orologi, anche molto basici, ed impostare l’orario delle proprie città preferire.

Per completare la decorazione, si può anche decidere di accompagnare gli orologi con i nomi delle città scelte. Magari si potrebbe inserire la scritta proprio all’interno dell’orologio. In questo modo, anche se non si è a New York, saprai sempre se lì è mattina, pomeriggio o sera!

Se poi non si ha voglia di farli fai da te, sul mercato è possibile trovarli anche già pronti.

Cartoline incorniciate o quadri con foto

Sempre per arredare le pareti, si può pensare di appendere al muro dei quadri contenenti cartoline o le foto dei posti che si ha visitato.

Magari scegliere le cartoline più particolari, e non le solite cartoline in serie che si trovano dappertutto. Per quanto riguarda le foto, invece, è carino appendere quelle più significative, che rappresentano i momenti migliori del viaggio. E’ un’idea super economica, ma molto carina.

Calamite da frigo

Anche se forse potrebbe risultare un po’ banale, è sempre bello ammirare i frigoriferi interamente tappezzati di calamite provenienti da ogni parte del mondo.

Un anonimo frigo si trasforma in un’esplosione di colori, emozioni e ricordi. E soprattutto, costa davvero poco. E poi in questo modo è possibile trovare una sistemazione a tutte quelle calamite che ogni volta si finisce per comprare durante i viaggi.

Monumenti e miniatura

Per quanto riguarda l’arredamento dei mobili e dei vari scaffali e mensole, è carino farlo posizionando dei monumenti particolari in miniatura. Se la vostra città preferita è Parigi, sarà sempre bello entrare nel salotto ed ammirare una piccola torre Eiffel sulla libreria.

E’ ancora più carino, poi, se si collezionano svariate miniature e si trova una sistemazione apposita mettendole tutte insieme. In questo modo la vostra casa avrà un angolo apposito che racchiude la piacevolezza di tutti i viaggi passati.

Tazze e bicchierini

In qualsiasi parte del mondo, tra i tanti souvenir che si trovano, ci sono sempre le tazze e i bicchierini particolari che simboleggiano le peculiarità del luogo.

Anche in questo caso, è bello se vengono posizionati tutti in un unico luogo della casa, creando una collezione molto carina da vedere.

 

Sgombero: cosa è e come prenotarne uno?

Sgombero: cosa è e come prenotarne uno?

Cosa è uno sgombero?

Si fa riferimento al termine sgombero per indicare un servizio di trasporto e trasferimento di oggetti (in genere mobili, oggetti vari della casa), da un luogo ad un altro oppure in discarica.

Lo sgombero è un servizio che tipicamente viene richiesto in occasione di un trasloco, quindi quando si cambia il luogo di abitazione. In questi casi, vi è sempre la necessità di trasportare un numero ingente di oggetti dalla vecchia abitazione al nuovo luogo di dimora. Si potrebbe dover trasportare mobili della casa, armadi, cucina, elettrodomestici, divani, e oggetti vari.

Come noto, uno sgombero può essere molto impegnativo, sia in termini di forza fisica richiesta, sia per il tempo che può occupare. Questo è il motivo per il quale sempre più persone ricorrono a servizi di sgombero organizzati da ditte professionali, per usufruire di un servizio all’altezza, con strumenti ad hoc (come furgoni di grandi dimensioni) e con una forza lavoro specializzata, dotata di esperienza e presente in grande numero per poter ridurre i tempi necessari al trasloco.

Ma il servizio di sgombero può essere richiesto anche in altri casi: si pensi all’ipotesi di volontà di liberare un locale commerciale o un locale della casa (come una soffitta o una cantina) da oggetti e suppellettili che si vogliono vendere o di cui ci si vuole liberare, gettandoli in discarica.

Anche in questo caso, poter contare su un servizio professionale di sgombero con personale dedicato e specializzato e mezzi a disposizione, è molto utile per ridurre le tempistiche e non occuparsi personalmente di un lavoro così gravoso.

Ma come prenotare uno sgombero? Come è possibile prenotare questo tipo di servizio in tutta Italia?

Come prenotare uno sgombero?

Per poter prenotare uno sgombero è sufficiente contattare una ditta che offra questi servizi nel tuo Comune. Sgombero.it è il portale Nazionale dedicato agli sgomberi questi servizi vengono erogati in tutta Italia. Basterà trovare il vostro Comune, per esempio se abitate a Bologna andate sulla pagina dedicata agli sgomberi Bologna.

Il servizio di sgombero può essere prenotato comodamente anche online, indicando il tipo di lavoro di cui si ha necessità (grandezza del locale, tipo di oggetti da spostare, tempistiche a disposizione in caso di urgenze). In questo modo, la ditta può organizzare al meglio la disposizione di automezzi e di forza lavoro per offrire un servizio all’altezza delle aspettative.

Questi servizi possono essere prenotati sia da privati che da aziende, o da commercianti, ad esempio per sgombero locali, vecchi negozi e via dicendo. Ci si può accordare sulla destinazione della merce che viene sgomberata, se sia necessario portarla in discarica (con un servizio di smaltimento a norma di legge), o se si vuole trasferirla in un altro luogo.

Uno sgombero professionale può richiedere anche solo una giornata oppure più giorni, sempre a seconda della quantità e tipologia di merce ed oggetti che si intende trasferire, dalla distanza, e via dicendo. In ogni caso, con una ricerca online sarà sempre possibile prenotare velocemente e con soddisfazione un servizio di sgombero case, appartamenti e negozi su misura per le vostre esigenze, in modo da liberare velocemente i locali senza perdere tempo e senza occuparsi in prima persona della gestione del trasloco o dello smaltimento dei rifiuti.

 

Guida completa al Sismabonus: come funziona e criteri di accesso

Guida completa al Sismabonus: come funziona e criteri di accesso

Se hai intenzione di ristrutturare casa il Sismabonus rappresenta un ottimo alleato per beneficiare di agevolazioni e detrazioni importanti, soprattutto se vivi in una zona ad alto rischio sismico. L’Italia è infatti un paese ad alta sismicità, quindi il Sismabonus aiuta ad effettuare lavori finalizzati a mettere in sicurezza la propria abitazione. Analizziamo più nel dettaglio come funziona il Sismabonus e quali sono i requisiti per accedervi. Vediamo i consigli degli esperti in case prefabbricate in Friuli ABC Costruzioni.

Cos’è il Sismabonus e come funzionano le classi sismiche

Il Sismabonus è una detrazione fiscale che consente di rientrare di una parte delle spese effettuate per mettere la propria casa in sicurezza e ridurre i rischi derivanti dai danni di terremoti.

Per comprendere meglio come funziona il Sismabonus bisogna conoscere la classificazione delle classi sismiche introdotta con il decreto ministeriale 65 del 2017. La classificazione suddivide le aree del territorio italiano in 8 classi sismiche a seconda del livello di resistenza alle scosse.

Le classi vanno dalla A+, cioè la più alta, alla G che rappresenta invece la più bassa. C’è una tabella qualitativa che indica i criteri a cui fare riferimento per stabilire in quale classe rientra la propria abitazione.

In base alla classificazione viene stabilita l’agevolazione fiscale che può essere richiesta su una spesa massima di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, per tutti quegli interventi realizzati non prima del 2017 ed entro il 31 dicembre 2024.

Anche se gli interventi non comportano alcun miglioramento della classe, è possibile ottenere un taglio del 50% delle spese. Se invece si ottiene un salto di categoria, ad esempio dalla C alla B, si ottiene una detrazione del 70%, che sale dell’80% se i salti di classe sono due, ad esempio dalla D alla B. La riduzione massima dell’85% è prevista solo per i lavori in condominio che determinano un miglioramento di due classi.

Lo sgravio fiscale si concretizza in una decurtazione Irpef da versare e viene successivamente suddiviso in 5 rate annuali dello stesso importo.

Criteri per accedere al Sismabonus

Per poter accedere al Sismabonus la propria abitazione deve rientrare in una delle 3 aree del territorio italiano classificate a rischio tellurico. Le aree delle fasce 1 e 2 sono considerate ad alto rischio, mentre quelle della fascia 3 il rischio è moderato.

Per sapere in che fascia si trova la tua abitazione ti basta consultare le tabelle disponibili sul sito della Protezione Civile. Un altro requisito importante per beneficiare del bonus è il pagamento dei lavori tramite bonifico postale o bancario, per garantirne la tracciabilità, inserendo sempre queste tre informazioni:

  • causale dell’operazione;
  • codice fiscale del committente o di chi richiede la detrazione;
  • partita IVA o codice fiscale di chi riceve il pagamento.

Senza questi tre dati il bonifico non garantisce l’accesso alla detrazione.

Sismabonus e Super Sismabonus al 110: quali sono le differenze?

Il Sismabonus non va confuso con il Super Sismabonus al 110, introdotto con il decreto Rilancio del 2020 e confermato dalla legge di bilancio del 2022 fino al 2025. In pratica è possibile accedere ad una detrazione del 110% delle spese sostenute per contenere i danni derivanti da terremoto anche se non si ottiene alcun miglioramento della classe sismica.

I lavori ammessi sono i seguenti:

  • rafforzamento dei muri e dei collegamenti tramite l’introduzione di catene, chiodature e altri tiranti;
  • lavori su tetti e coperture per rafforzare la loro capacità portante e per diminuire la spinta e le sollecitazioni sulle pareti;
  • le opere finalizzate a rinforzare elementi non strutturali come camini e controsoffitti.

Un’altra importante differenza sta nella possibilità di accedere al contributo anche per la demolizione e la ricostruzione intera di un edificio o di alcune parti. Tuttavia gli interventi devono essere configurati sempre come ristrutturazione e mai come nuova costruzione.

Una panoramica completa sui principali vantaggi delle tapparelle elettriche

Una panoramica completa sui principali vantaggi delle tapparelle elettriche

Sei stanco ogni mattina di dover alzare tutte le tapparelle, o al contrario di doverle abbassare ogni sera prima di andare a dormire? In entrambi i casi puoi automatizzare le tapparelle, una soluzione domotica estremamente semplice e rapida che sta trovando sempre più diffusione nelle case degli italiani.

Puoi recuperare tempo prezioso sia la mattina, quando devi fare tutto di corsa per andare al lavoro, sia la sera quando il tuo unico desiderio è sprofondare nel letto. Con un semplice clic infatti puoi alzare oppure abbassare le tapparelle, recuperando tempo prezioso per svolgere le altre attività mattutine o serali. Questo però è solo uno dei tantissimi vantaggi delle tapparelle automatizzate, scopriamo gli altri.

Installazione rapida per un perfetto mix tra praticità ed estetica

Il motore che consente di motorizzare la tapparella è tubolare, occupa pochissimo spazio e va inserito a scomparsa nel rullo dell’avvolgibile del cassonetto. Dimentica gli invasivi lavori murari che spargono polvere e detriti per tutta la casa, l’installazione del motoriduttore elettrico è davvero molto veloce e non necessita di interventi complessi.

Bastano circa 60 minuti per completare l’operazione ed è sufficiente portare un normale cavo di alimentazione di 220 V al cassonetto. Il resto del lavoro lo fa proprio il vano cassonetto, senza ulteriori interventi di muratura.

Poiché il motore è a scomparsa, l’estetica dei tuoi ambienti non viene minimamente compromessa. Inoltre hai piena libertà per quanto riguarda l’utilizzo, poiché le persiane elettriche funzionano sia tramite un telecomando a 2 pulsanti che con un telecomando per movimentare gli avvolgibili a distanza.

Controllo da remoto ovunque tu sia

Le tapparelle motorizzate, abbinate ad una specifica app, possono essere gestite e controllate da remoto ovunque tu sia. Se ad esempio sei uscito e hai dimenticato le tapparelle alzate e vuoi abbassarle, o se al contrario desideri alzarle per far entrare un po’ di luce solare e trovare l’ambiente riscaldato al tuo ritorno, puoi farlo con un semplice clic da smartphone o da tablet.

All’occorrenza puoi anche impostare un timer, selezionando l’orario di apertura e di chiusura delle tapparelle. Un esempio? Supponiamo che ti alzi verso le 7:00, in tal caso ti basta impostare proprio a quell’orario l’apertura delle tapparelle. Il sole entrerà dolcemente nella tua stanza dandoti un delicato buongiorno.

Allo stesso modo puoi impostare la chiusura delle tapparelle verso le 23:00, o magari quando cala il sole, così da migliorare anche l’isolamento termico e acustico nella tua abitazione.

Cosa fare se non c’è energia elettrica?

Molte persone che stanno pensando di installare tapparelle automatizzate sono attanagliate da un dubbio: come movimentare le tapparelle in caso di blackout? Dubbio legittimo, ma c’è una soluzione anche in questo caso.

Per bypassare questa problematica, tutt’altro che improbabile, è sufficiente installare dei motori dotati di manovra manuale di soccorso. Si tratta di un comando manuale tramite un argano ad asta che funziona tranquillamente anche in caso di assenza di energia elettrica.

Basta infatti movimentare la tapparella elettrica semplicemente girando l’asta fornita in dotazione, alzando o abbassandola senza alcun problema.

Il modello di motore migliore va scelto in base al peso, alle dimensioni e al materiale dell’avvolgibile, quindi è opportuno rivolgersi a personale qualificato per l’installazione.

Come arredare un giardino piccolo

Come arredare un giardino piccolo

Avere un giardino è una grande fortuna. Mai come in questo periodo è magica la possibilità di vivere momenti di relax all’aria aperta. Non importa che si parli di lettura o di serate condivise con gli amici: quello che conta è avere uno spazio per stare bene con sé stessi e con chi si ama.

Cosa fare nelle situazioni in cui il suddetto non è di grandi dimensioni? Prima di tutto non disperare. Anche un giardino piccolo, infatti, può essere reso meraviglioso. Vediamo come nelle prossime righe.

Elementi d’arredo pieghevoli

Gli elementi d’arredo pieghevoli sono un must quando si deve arredare il giardino di estensione contenuta. Quando li si chiama in causa, non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto e pensare che acquistarli voglia dire portarsi a casa dei prodotti dozzinali. Oggi come oggi, infatti, si possono trovare in commercio dei tavoli da giardino di ottima fattura, realizzati quasi sempre in legni pregiati.

Trucchi di illuminazione

Un giardino ben arredato deve essere illuminato con la stessa attenzione che si dedica agli spazi indoor, come per esempio il salotto. Se in giardino non si ha sufficientemente spazio, si può ricorrere a “trucchi furbi” come i fili luminosi. Questi ultimi, caratterizzati da un fascino che cattura al primo sguardo, possono essere avvolti ai rami degli alberi.

Un’altra idea interessante prevede il fatto di appoggiarli sullo schienale di un’eventuale panca. Come non ricordare poi la possibilità di posizionare un filo luminoso anche al centro del tavolo? Questo dettaglio viene spesso scelto nei periodi di festa ma, parliamoci chiaro, ha il suo perché in qualsiasi momento dell’anno!

Sfruttare le altezze

Quando si ha a che fare con un soggiorno di dimensioni ridotte – o con una cucina, il discorso non cambia – ci si sente spesso raccomandare di sfruttare gli spazi in altezza, scegliendo mensole o pensili. Lo stesso consiglio si può dare a chi ha un giardino piccolo. In questo frangente, si può costruire una parete con dei pallet alla quale appendere dei vasi di fiori o fare lo stesso con uno dei muri esterni della casa.

Non accostare troppi colori

Tornano ancora una volta dei consigli che hanno il loro perché anche nei contesti indoor. Uno di questi prevede il fatto di evitare, se possibile, di accostare tra loro troppi colori. No, seguirlo non vuol dire castrare la propria creatività. Alzi la mano chi non ha un colore preferito, capace di mettere pace anche solo a vederlo protagonista attraverso i fiori? Ecco, quando si ha un giardino piccolo è bene concentrarsi su quello.

La situazione si fa decisamente interessante se si pensa che, focalizzandosi su 1/2 due cromie, si possono creare dei gradevolissimi abbinamenti con i cuscini delle sedie o con eventuali lanterne.

Crea un vialetto

Non c’è che dire: i consigli per allestire al meglio un giardino di piccole dimensioni non mancano! Oltre a quelli appena ricordati, è il caso di citare il fatto di creare un vialetto che taglia in due il sopra citato spazio. Con questo semplice espediente, è possibile ottimizzare il senso di prospettiva e far sembrare il giardino più grande. Possibilmente, il sopra citato vialetto dovrebbe portare all’ingresso di casa.

Viva le sedute sospese

Proseguendo con l’elenco dei consigli da prendere in considerazione quando si parla di come arredare un giardino piccolo, non si possono non considerare i vantaggi delle sedute sospese, soluzioni affascinanti che, esattamente come i già citati tavoli pieghevoli, possono essere ritirate quando non si utilizzano.

Lo stile minimal

Lo stile minimal si presta alla perfezione all’allestimento di un giardino di estensione non eccessiva. Aiuole caratterizzate soprattutto dalla presenza di pietre di diversi colori, cespugli senza fiori e dalla forma netta e piante ad alto fusto come il bambù: tutte idee per dare vita a uno spazio essenziale, ideale quando non si hanno dalla propria i metri quadri.

Ascensori, ecco con che frequenza si deve svolgere la manutenzione

Ascensori, ecco con che frequenza si deve svolgere la manutenzione

Quando si parla di sicurezza a livello condominiale, ci sono degli impianti che più di tanti altri hanno bisogno di ricevere costante e specifica manutenzione. Uno di questi impianti corrisponde indubbiamente all’ascensore.

Muoversi per i vari piani di un palazzo è un aspetto molto importante e l’ascensore serve proprio a questo, abbattendo ogni tipo di barriera architettonica. Ecco spiegato il motivo per cui il buon funzionamento di un simile impianto è fondamentale, ma per raggiungere un simile obiettivo serve prestare la massima attenzione alle attività di manutenzione che è necessario svolgere e quale frequenza rispettare.

Manutenzione ordinaria: di cosa si tratta

Quando si tratta di manutenzione ordinaria, si fa riferimento a una delle attività più importanti per assicurare il buon funzionamento di un ascensore. È la normativa attualmente in vigore che lo prevede. Il riferimento è all’articolo 15 del D.p.R. numero 162 del 1999 che enuncia proprio l’obbligo, per tutti coloro che hanno la proprietà di un ascensore, di svolgere la manutenzione dell’impianto di ascensione affidandola a una ditta specializzata, piuttosto che a del personale che sia dotato di apposita certificazione.

Di conseguenza, è del tutto vietato mantenere in esercizio un ascensore nel caso in cui tale operazione non venga svolta da parte di una ditta o un soggetto che ha ricevuto apposita abilitazione in base a quanto è previsto dalle norme di legge, come Everest s.r.l., che opera da tanti anni in questo settore..

Le due tipologie di attività di manutenzione

Per essere in regola con quanto è previsto dalla legge, quindi, chi si occupa della manutenzione di simili impianti deve necessariamente svolgere due attività distinte. La prima riguarda le visite di manutenzione che hanno carattere di prevenzione. In questo caso, l’obiettivo primario è quello di controllare che tutti i componenti principali dell’impianto funzionino nel migliore dei modi. Nello specifico, la previsione di legge suggerisce di focalizzarsi sulle serrature, così come sulle porte dei piani. Non solo, dal momento che bisogna anche provvedere alla verifica delle condizioni in cui si trovano le funi, ma anche svolgere le tradizionali attività di pulizia, così come di lubrificazione delle componenti fondamentali.

La seconda categoria di attività di manutenzione ha un fine completamente diverso. Ovvero, ha come scopo quello di controllare che l’impianto sia integro in tutti i suoi componenti e che, in modo particolare, quelle parti e sistemi che sono deputati alla sicurezza funzionino sempre in maniera efficiente e sicura.

Insomma, l’intento principale di questi interventi è quello di accertare la sicurezza dell’impianto di ascensione. È facile intuire come si andrà a controllare le funi, il paracadute, i sistemi di allarme e così via. In questo secondo caso, il legislatore ha previsto anche una cadenza minima con cui svolgere l’attività di manutenzione, ovvero ogni sei mesi. Di conseguenza, viene definita semestrale.

Si tratta di una scadenza che deve essere rispettata in maniera tassativa. Invece, in riferimento a tutte quelle visite di manutenzione che hanno carattere di prevenzione, non è prevista una frequenza minima che deve essere rispettata. Infatti, in questo caso serve intervenire solo ed esclusivamente nel caso in cui l’impianto presenti delle effettive esigenze in tal senso.

Scendendo un po’ più nello specifico, bisogna mettere in evidenza come il numero corretto di visite da svolgere sia legato completamente alle caratteristiche e alle specifiche di ciascun impianto di ascensione. Non solo, ma anche dal suo stato di conservazione, così come le varie condizioni e l’intensità di impiego.

Molto importante mettere in evidenza, infine, come in linea generale, mediamente gli ascensori in Italia vengono controllati con un numero di visite annuali che è compreso tra 6 e 12, tenendo conto in tale cifra anche delle due visite semestrali che sono obbligatorie per legge.

Cosa fare se si spezza la chiave nella serratura?

Cosa fare se si spezza la chiave nella serratura?

A volte può capitare che, se mettiamo troppa forza nel movimento o se la serratura è usurata, il risultato a cui ci troviamo davanti sia la chiave che si spezza e rimane incastrata all’interno della serratura. In questi casi quello che bisogna fare è estrarre il pezzo di chiave rimasto bloccato dalla serratura, cercando di non danneggiare quest’ultima.

In ogni caso, una buona manutenzione e lubrificazione delle parti metalliche della serratura dovrebbe impedire questi spiacevoli incidenti, per cui è consigliato cercare di prevenire usura e danneggiamenti operando una buona manutenzione.

Estrarre la chiave dalla serratura

Anche se si tratta di operazioni piuttosto delicate, è possibile estrare un frammento di chiave dalla serratura anche senza l’aiuto di un professionista, ma possiamo farlo da noi usando gli strumenti giusti e molta cautela.

Un primo metodo può essere quello di utilizzare un ferro per l’uncinetto, se possibile il più sottile disponibile. Il ferro andrà lentamente inserito nella serratura, facendo attenzione a mantenere l’uncino rivolto verso di noi. Fatto ciò, bisognerà agganciare l’uncino ai dentini della chiave, per poi tirare delicatamente verso di noi quanto basta per estrarre completamente la chiave, aiutandoci anche con le dita o con una pinza.

Se la chiave rimane incastrata all’interno di una serratura a cilindro europeo la procedura da seguire è più complicata, ma è ancora possibile riuscire nel nostro intento senza bisogno di aiuto. In questo caso servirà inserire una chiave identica a quella rotta dall’altro lato della porta, fino a che questa non incontra l’ostacolo. A questo punto, si dovrà colpire leggermente la chiave integra con un martello, facendo attenzione a non romperla. In questo modo, l’onda d’urto dovrebbe far leggermente uscire il frammento di chiave dall’altro lato, che andremo ad afferrare con una pinza e tirare delicatamente fino ad estrarlo del tutto.

Va ricordato che questi metodi funzionano se la chiave si spezza poco in profondità, in modo tale che possa essere afferrata o che alcuni colpi ben assestati la possano far uscire quel tanto che basta da riuscire ad afferrarla. Se invece la chiave si spezza più in profondità, la situazione si complica ulteriormente. Un ferro da calza non riuscirebbe a raggiungerla senza danneggiarsi e danneggiare la serratura, e i colpi di martello dati alla chiave integra finirebbero per rompere anche quella, senza raggiungere nessun risultato.

In questo caso è necessario rompere il cilindro della serratura, forando con un trapano di dimensioni progressivamente maggiori sotto al foro in cui si inserisce la chiave. Ovviamente, questo metodo danneggia in modo irreversibile la serratura, che andrà sostituita completamente, e si rischia anche di danneggiare il telaio della porta, trovandosi a dover sostenere spese ancora maggiori.

Dunque, piuttosto di arrangiarsi e danneggiare la propria porta, la soluzione più consigliata se la nostra chiave si spezza all’interno della serratura è quella di chiamare un fabbro urgente a Torino e attendere l’intervento di un professionista, che valuterà la gravità della situazione e risolverà il problema utilizzando gli strumenti adatti.

Lampada da terra: come sceglierla

Lampada da terra: come sceglierla

Come ben si sa, l’illuminazione è fondamentale per l’atmosfera di qualsiasi ambiente domestico. Quando la si chiama in causa, sono diversi i dettagli da definire per ottenere un risultato capace di stupire. Approfondirli significa, per forza di cose, citare le lampade da terra, veri e propri elementi d’arredo che, come vedremo, si prestano a diversi approcci stilistici. Come sceglierle? Nelle prossime righe, abbiamo raccolto alcuni consigli che speriamo possano esserti utili.

Lampada da terra: guida all’acquisto

Oggi come oggi, basta poco per trovare lampade da terra meravigliose. Rivenditori di successo come Animosi Illuminazione propongono infatti tantissime alternative. Come scegliere la migliore? I criteri da considerare sono diversi. Si può, per esempio, optare per soluzioni con paralumi chiari nei casi in cui si ha la necessità di ottimizzare l’illuminazione in un’area relax o in un angolo lettura.

Come già detto, sono diversi i casi da tenere in considerazione e uno di questi prevede il fatto di valorizzare elementi decorativi del soffitto, come per esempio eventuali stucchi. In questo caso, l’optimum prevede il fatto di orientarsi verso lampade da terra che illuminano la parte alta della stanza.

Come abbinarla

Quando si decide di comprare una lampada da terra, è naturale chiedersi come abbinarla. Non ci sono regole scritte sulla pietra al proposito. Tutto dipende dallo stile generale dell’ambiente. Nei casi in cui, per esempio, si ha a che fare un salotto arredato in stile classico, una buona idea prevede il fatto di focalizzarsi verso due lampade da terra uguali e dalle linee semplici, caratterizzate possibilmente da un paralume chiaro e da posizionare ai due lati del divano.

Nel caso di un living arredato in ottica minimal – questo ambiente della casa è oggettivamente il più popolare quando si tratta di collocare delle lampade da terra – ci si può orientare, invece, verso soluzioni dal paralume scuro. In questo caso, quello che conta è che la struttura principale sia il più essenziale possibile. Il protagonista, ribadiamo, è il paralume. Lo si può abbinare a diversi dettagli presenti nella stanza, dai cuscini per il divano fino alle cornici di eventuali quadri, stampe o foto appese alle pareti.

Lampada da terra per illuminare il tavolo? Sì, grazie!

Non c’è storia: la lampada da terra è davvero un elemento super versatile. Quando la si chiama in causa, è necessario rammentare la possibilità di utilizzarla per illuminare il tavolo in un open space sala da pranzo – living. In casi del genere, il mix tra diverse tipologie di illuminazione è il must e, molto spesso, quando si chiama in causa il piano del tavolo si consiglia il ricorso a una lampada a sospensione.

Se si vuole uscire da queste linee guida e puntare a un approccio più creativo, si può optare per una lampada da terra con un paralume particolarmente originale. Onde evitare il fastidioso effetto “lampadario della nonna”, quest’ultimo andrebbe comunque abbinato con altri elementi presenti nell’ambiente. Quali, di preciso? La risposta a questa domanda è legata a filo doppio alla creatività di chi arreda. Si può creare un abbinamento cromatico con eventuali vasi presenti sulle mensole o negli armadietti vicino al tavolo o dare vita a un mix cromatico speciale con protagonista il sopra citato paralume e i coprisedia.

Altri consigli

Come hai appena potuto vedere, sono diverse le dritte da considerare quando si ha intenzione di acquistare una lampada da terra. Un’altra dritta da considerare prevede il fatto di acquistarla con paralume orientabile nelle situazioni in cui si punta a illuminare un angolo lettura. Attenzione: la caratteristica appena ricordata è utile anche in altri casi. Tra questi, rientrano le situazioni in cui si ha la necessità di illuminare un quadro o una foto a cui si è particolarmente legati e che si vuole valorizzare al massimo.